Castagnaccio versione "Finger Food"
24 ottobre 2012
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16 comments
Il castagnaccio è uno dei dolci che più richiama i ricordi della mia infanzia. Non esisteva autunno senza che in casa si preparasse il castagnaccio. E' sempre stato uno dei dolci preferiti dai miei genitori, che non perdevano occasione per assaporarlo.
Quando ero piccola non ho mai fatto follie per questo dolce ma, con il passare degli anni, ho avuto modo di apprezzarlo sempre più. Credo sia uno dei pochi dolci che preparo rigorosamente "ad occhio". Ne esistono poi svariate versioni, ogni famiglia ha la sua personalissima ricetta, custodita e tramandata di madre in figlia. Così è successo anche per me, ovviamente, perchè il primo castagnaccio l'ho preparato anni fa ancora quando vivevo con i miei genitori. Va da sè quindi che io mi sia fatta suggerire la ricetta di famiglia da mia mamma e che ora essa sia gelosamente custodita nella mia moleskine rossa.
Questa volta però ho voluto aggiungere all'impasto un tocco di cacao, che solitamente non è contemplato. Mia mamma, inoltre, lo prepara rigorosamente solo con acqua, niente zucchero e qualche volta aggiunge anche una bella manciata di uvetta! Io, oggi vi propongo la mia versione, quella che non smetterò di preparare, assieme alla ricetta originale della mia famiglia, perchè sapete che io al cacao (e affini) non dico mai di no!
In più perchè non proporli in una versione decisamente più finger food, come questi, cuocendoli in una teglia per mini plumcake (che ho acquistato di recente). Se anche voi volete approfittare di questo formato ridotto, potete optare addirittura per uno stampo per muffins, creando così degli splendidi castagnacci tondi e buonissimi! Per circa 6 mini castagnacci delle dimensioni di un piccolo plumcake oppure circa 10 tondi.
Ingredienti:
200 gr di farina di castagne
30 gr di cacao amaro
125 ml di latte
25 gr di zucchero semolato
20 gr di pinoli
olio extravergine di oliva
rosmarino
un pizzico di sale
acqua q.b.
Preparazione
Unite farina di castagne e cacao amaro e setacciate per bene in una ciotola. Unite lo zucchero. Versate quindi a filo il latte mescolando costantemente con una frusta affinchè non si formino grumi. Continuate aggiungendo e sempre mescolando bene, poco alla volta, circa un bicchiere di acqua. Dovrete andare ad occhio fino ad ottenere un impasto abbastanza fluido, ma cremoso. Potrebbe essere necessario anche più di un bicchiere d'acqua. Ciò dipende dalla farina di castagne e dall'umidità. Dovrete comunque raggiungere la consistenza di una pastella simile a quella utilizzata per la preparazione delle crepes, nè troppo liquida, nè troppo densa. Aggiungete un pizzico di sale e un cucchiaio abbondante di olio extravergine di oliva di buona qualità.
Spennellate d'olio una teglia per mini cake oppure, se preferite creare dei castagnacci tondi, uno stampo per muffins. Versate quindi abbondanti cucchiaiate di composto all'interno degli stampini fino ad ottenere un dolce di massimo 2 cm di altezza. Condite con un filo di olio extravergine. Cospargete quindi con aghi di rosmarino e abbondanti pinoli. Cuocete in forno già caldo a 180°C per circa 30-35 minuti. Per controllare se il castagnaccio sia effettivamente ben cotto vi basterà una sola occhiata: dovrà essersi staccato dai bordi della teglia e si saranno formate diverse piccole crepe in superficie. Fate attenzione a questi piccoli segnali in modo da non cuocerlo troppo a lungo altrimenti rischierete di ottenere un dolce troppo secco. Servite freddo.
Con questa ricetta partecipo al contest L’Autunno in un Boccone ideato da About Food e Cassandra.it - vendita di prodotti tipici di Alta Gastronomia:
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Ricette di famiglia che scaldano il cuore...questo castagnaccio deve essere spettacolare e anche molto bella la presentazione!! Un bacione!
RispondiEliminaBuonissimo!!!
RispondiEliminaCiao Erika :) Che buono il castagnaccio, lo prepara sempre mia zia... non ci crederai ma io non ho ancora mai provato anche se adoro i dolci con le castagne! :D Segno la tua ricetta e rimedierò al più presto! Poi in monoporzioni mi piace ancora di più! Complimenti, un bacione e buona giornata! :)
RispondiEliminaTesorina.. che dire? Davvero GENIALE! :D sei fortissima, cara! Che darei per assaggiarne uno!! :)
RispondiEliminaEcco devo farlo anch'io! eh, sì anche qui è una ricetta di famiglia tramandata da nonni a madre e figlie! :) l'uvetta ce la metto pure io e anche il rosmarino.
RispondiEliminaSono proprio carini in questa versione finger food!!
Adoro il castagnaccio ^-^!
RispondiEliminaPensandoci quest'anno non l'ho ancora preparato.
Ecco una buona scusa per provare la tua versione finger food ;)
Confesso di non aver mai assaggiato il castagnaccio e di non adorare le castagne, anche se ultimamente il mio gusto si sta affinando anche per queste.
RispondiEliminaTi volevo ringraziare qui per le dritte per i cupcakes che poi ho fatto e sono venuti molto carini, poi li vedrai sul blog.
Marco di Una cucina per Chiama
in versione finger food è incantevole!
RispondiEliminaPensa che io non l'ho manco mai assaggiato, figurati preparato! Ma c'è sempre una prima volta, perciò segno la ricetta ;)
RispondiEliminaLe foto mi piacciono molto :) Baci :*
Buonissimo il castagnaccio!!! E questa versione finger food è carinissima!! Complimenti Eka, le tue foto e le tue ricette sono sempre straordinarie!
RispondiEliminail castagnaccio in monoporzione ! bellissima idea
RispondiEliminaIl castagnaccio è una delle ricette che più amimamo! Unica ed intramontabile con tutto il sapore delle castagne!
RispondiEliminabellissima la versione finger food!
baci baci
Ciao Eka,
RispondiEliminati ho appena dedicato un premio che penso di faccia piacere.
Un bacio. Stefy.
Mmm che dolce tantazione!!!
RispondiEliminaElisa
www.deliziandovi.it
NEWPOST
Bella idea quella della versione finger food!
RispondiEliminaSicuramente da provare! :)
Il castagnaccio è una vera istituzione nei miei ricordi golosi di bambino.
RispondiEliminaTuttavia credo di abitare nell'unico posto al mondo, dove anche gli ambulanti, lo cucinavano come fosse una piadina infarinata.
Alto 1,2 / 1,5 cm e largo 18 / 20 cm veniva cotto lentamenta su di una piastra calda e senza bruciacchiarlo.
Tagliato in quattro spicchi e avvolto nella carta gialla, profumato e saporito si sciolieva in bocca ed era subito autunno vero.