In questi giorni sono un po' di corsa. Oltre alle feste e spiacevoli imprevisti, mi sono ritrovata con alcuni lavori da terminare urgentemente e un nuovo progetto che spero riuscirà ad andare in porto al più presto! Chiedo anche scusa se in questi giorni non riesco a curiosare tra i vari blog e a rispondere nell'immediato ad emails e commenti, spero sappiate perdonarmi, ma sono veramente giorni frenetici!! Mi trovo così costretta a rispolverare una vecchia ricetta, preparata ad hoc per un "guest post" su Matilde Tiramisù! Non ho alcun dubbio sul fatto che l'adorerete al primo assaggio!
Ricordo
ancora, quando ero bambina, l'attesa di ospiti a casa. Mi ritrovavo a
sbirciare la mamma mentre preparava tutto il necessario: teiera,
caffettiera e relativo servizio venivano tirati a lucido e
aspettavano il loro momento di gloria. Subito dopo il famigerato
mobiletto ad angolo veniva aperto, quasi fosse una piccola porta
segreta che si affacciava su un mondo meraviglioso fatto di dolci
delizie. Una di queste erano sicuramente gli amaretti. A casa dei
miei non mancavano mai, ce n'era sempre una buona scorta,
rigorosamente nascosta agli occhi dei piccoli che, altrimenti, li
avrebbero divorati in pochi istanti. Ne ho adorato il profumo fin dal
primo istante. Disposti elegantemente su un piattino facevano la loro
comparsa solo all'arrivo degli ospiti, come veri e propri
accompagnatori d'eccellenza per caffè e té.
Da
quando ero piccola a quando ho iniziato a diventare una vera e
propria amante della cucina ne è passato di tempo e ho scoperto
infinite variazioni di quello che viene comunemente chiamato
“Amaretto”. In Francia, questo “biscotto” è conosciuto con
la connotazione di “macarons”, ma ne esistono anche molti altri
che prendono il nome dal paese d'origine. Anche in Italia ne esistono
differenti versioni che variano nella loro preparazione e consistenza
da paese a paese. C'è davvero un universo da scoprire dietro a
questo piccolo dolce dal sapore autentico ed inimitabile.
Il
connubio Amaretti e cioccolato mi è sempre piaciuto. Così come
l'accostamento di un elemento croccante e dal sapore deciso e di una
parte morbida, voluttuosa, perfetta per sciogliersi in bocca
regalando puri momenti di estasi. L'ho pensato così, questo dessert,
ricco e avvolgente, con tutto il profumo che solo gli amaretti
possono regalare ad un dolce.
Non
necessita di cottura e questo lo rende ancora più facile ed
intrigante, a mio avviso, soprattutto se si vuole far colpo con un
dessert che è tutto fuorchè ordinario.
Ingredienti:
250
gr di cioccolato fondente al 70%
200
gr di panna fresca
200
gr circa di amaretti d'Italia Matilde Vicenzi
Amarettini
d'Italia Matilde Vicenzi per decorare
1
tazzina di caffè
1
o 2 cucchiai di liquore Amaretto di Saronno
cacao
amaro in polvere
Preparazione
In
un pentolino fate scaldare la panna senza portarla ad ebollizione.
Unitevi il liquore. Tritate il cioccolato e ponetelo in una ciotola.
Versateci la panna calda, mescolando bene. Dovrete ottenere una crema
liscia e omogenea. Fatela raffreddare e sbattete energicamente per
qualche minuto.
Sbriciolate
gli amaretti e bagnateli appena con un po' di caffè. Disponete un
primo strato di cioccolato negli stampini, adagiatevi quindi uno
strato di amaretti cercando di rendere il tutto il più compatto
possibile. Terminate infine con l'ultimo strato di cioccolato.
Ponete
gli stampi in frigorifero per una intera notte o in freezer per circa
3 ore.
Sformate
e completate con abbondante polvere di cacao amaro e Amarettini
appena prima di servire.